Che cosa è la depressione e come superarla!



Capitolo 1 - Alcune informazioni sulla depressione

A tutti noi capita di attraversare momenti di tristezza e demoralizzazione e talvolta può non essere semplice distinguere tali momenti da un vero e proprio episodio depressivo. Si può parlare di depressione quando l'umore è particolarmente basso per un periodo prolungato di tempo e quando questo crea disagio alla persona, che quindi "funziona" meno bene nella vita di tutti i giorni.

CARATTERISTICHE DELLA DEPRESSIONE
Alcuni tra i sintomi che possono aiutarci a capire se stiamo affrontando un disturbo depressivo sono:

  1. stato d'animo di tristezza o abbattimento per la maggior parte del giorno, ogni giorno
  2. perdita di piacere e di interesse nelle attività che un tempo risultavano piacevoli
  3. sensazione di valere poco, di essere inutile o di essere un fallito
  4. senso di colpa eccessivo
  5. difficoltà di concentrazione
  6. disturbi del sonno
  7. cambiamenti nell'appetito (mangiare meno o mangiare eccessivamente)
  8. agitazione e irrequietezza o, al contrario, rallentamento psicomotorio
  9. riduzione dell'energia, affaticabilità
  10. pensieri ricorrenti di morte e suicidio

Questi sintomi possono essere accompagnati da difficoltà a prendersi cura di sè stessi, diminuzione delle attività sociali, relazionali e familiari, difficoltà sul lavoro o a scuola, con un conseguente calo della prestazione. Altri sintomi ancora sono: pessimismo, diminuzione della libido, irritabilità, crisi di pianto, problemi di digestione, mal di testa e dolori vari, ansia.

Alcune persone presentano una sorta di forma prolungata e attenuata della depressione, la cosiddetta distimia. La distimia permette alla persona di far fronte agli impegni quotidiani e di "funzionare" relativamente bene, tuttavia le persone che ne soffrono non riescono a stare davvero bene con sè stessi e la loro vita è come avvolta nel grigiore perpetuo.

Altre persone alternano episodi depressivi a fasi di euforia ed eccitazione. Queste fasi, durante le quali la persona si sente piena di energia e su di giri, sono definite maniacali e possono causare non pochi problemi, in quanto spingono ad agire d'impulso e possono essere la causa di affari imprudenti o di spese sregolate. Quando fasi depressive e maniacali si alternano la diagnosi è di disturbo bipolare.

DIFFUSIONE DELLA DEPRESSIONE
Da ricerche epidemiologiche risulta che il 15% delle persone ha un episodio depressivo almeno una volta nella vita, mentre dal 4% al 10% della popolazione adulta presenta un episodio di depressione all'anno della durata di almeno due settimane.
E' dimostrato che più episodi si sono avuti più è probabile averne di nuovi, a meno che, ovviamente, non si ricorra a una terapia in grado di ridurre le ricadute.
La frequenza della depressione è maggiore nelle donne rispetto agli uomini (una donna su quattro e un uomo su otto) e il rischio è maggiore tra i 35 e i 45 anni, mentre diminuisce dopo i 60.

CONSEGUENZE DELLA DEPRESSIONE
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la depressione si trova al quarto posto in ordine di importanza tra le malattie che provocano sofferenza e disabilità (il cosiddetto "carico" della depressione). Chi soffre di depressione si isola, lavora meno e in maniera meno produttiva, esce meno e non coltiva relazioni sociali e familiari, si prende meno cura di sè stesso e presta meno attenzione agli altri.Tali atteggiamenti hanno ricadute non solo su chi ne soffre, ma anche su familiari e amici. La depressione infatti può essere accompagnata da ricerca costante di attenzioni, lamentosità, chiusura alla comunicazione, irritabilità e intolleranza ai difetti propri e altrui. Inoltre, è dimostrato che chi si occupa di una persona depressa può essere "contagiato" dal suo umore, parlare meno e sorridere meno.
I giovani depressi possono sentirsi attratti dall'uso di droga o di alcol per alleviare la sofferenza e, nei casi più estremi, fare ricorso al suicidio.
Tra le conseguenze comuni della depressione troviamo la vergogna di essere depresso e di non riuscire a guarire dalla depressione. Il depresso che si vergogna di esserlo non fa altro che aumentare la propria depressione, in un circolo che diventa difficile da spezzare. Il primo passo per rompere questa catena è l'accettazione della depressione come una condizione comune e diffusa di cui non è il caso di vergognarsi e che, anzi, sta a dimostrare un livello maggiore di sensibilità.

 

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