Quali sono i meccanismi che ci fanno soffrire d’ansia?
Uno di questi è il rimuginio. Rimuginare capita a tutti. Rimuginiamo perché pensiamo troppo alle cose negative che possono capitarci, riflettiamo continuamente sui nostri errori, sulle cause, sulle implicazioni, su ciò che desideriamo e non abbiamo, sulle ingiustizie subite, sul nostro malessere, la nostra sfortuna, ciò che non ci va di noi stessi e degli altri.
ll rimuginio è una strategia che adottiamo quando ci troviamo in situazioni che riteniamo pericolose, incerte e difficili da gestire.
Il rimuginio è utilizzato dall’individuo come modalità di fronteggiamento della situazione temuta, allo scopo di prevenirla e controllarla.
Il rimuginio cattura la nostra attenzione. Ci chiude nella nostra mente. Ci isola nei pensieri e ci tiene lontano da ciò che ci circonda. Ci assorbe e mantiene salienti per noi informazioni e contenuti spiacevoli. Il rimuginio ci impedisce di dimenticare, di andare oltre un brutto pensiero o una sensazione spiacevole.
Chi rimugina ha paura e teme sempre possa avverarsi il peggio, non riesce a valutare possibili alternative per gestire la situazione temuta e pensa che il rimuginare possa portare alla soluzione del problema. Alla lunga, chi rimugina si percepisce debole, fragile, insicuro, spaventato e costantemente soggiogato dalla pericolosità del futuro, di conseguenza il rimuginio si cronicizza e diventa dannoso.
A volte possiamo avere l’impressione di non essere capaci di controllare il rimuginio. Ci investe e parte prima che ce ne rendiamo conto e a quel punto proviamo a non pensarci, a distrarci, ma al massimo ci abbandona per un po’ e poi ci svegliamo nuovamente che già stiamo ancora ragionando su temi negativi. Ma il rimuginio non avviene involontariamente, certo è un’abitudine, una pessima abitudine, ma è sotto il nostro controllo.
La terapia cognitiva aiuta chi soffre di ansia a capire meccanismi del rimuginio e a governarli. La soluzione è capire che il rimuginio, sebbene apparentemente utile, è per lo più dannoso e quindi possiamo abbandonarlo. Il secondo passo è capire che possiamo smettere: il rimuginio non è incontrollabile.
Incontrollabile è semmai l’ansia e il rimuginio è proprio il mezzo ingannevole che usiamo per eliminarla. Non riuscendoci. Il trucco sta proprio nel concentrarsi sul rimuginio e accettare l’ansia. Può sembrare una soluzione illusoria: ma come, mi tengo l’ansia? Si, ce la teniamo, ma senza rimuginare.
L’ansia senza rimuginio diventa meno intensa e dura meno. Occorre lavorare sul rimuginio.